Walesa – l’uomo della speranza - Blog Fondamenta
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Scuola di recitazione Roma

Walesa – l’uomo della speranza

Walesa – l’uomo della speranza

Quando nel 1981 Oriana Fallaci incontrò Lech Walesa Solidarnosc era appena nata coalizzando le forze di numerose energie sindacali che dopo anni di lotte erano state autorizzate dal governo polacco a diventare federazione.

Walesa l’eroe, Walesa nel privato, Walesa l’uomo della speranza.

Andrzej Wajda alla soglia dei 90 anni ha ancora voglia di stupire e rigenera un mito che l’Europa unita ha un po’ scolorito ma che ha segnato l’inizio della fine di un impero e la rinascita di un popolo che con coraggio dette la prima spallata alla “cortina di ferro”.

L’escamotage narrativo dunque è dato dalla visita di Oriana Fallaci, straordinaria interprete di quel mestiere del reporter che tutto il mondo le riconosceva già in quel freddo inverno di 33 anni fa.

Attraverso l’intervista si torna indietro con il tempo, dal 1969 anno in cui il futuro leader di Solidarnosc conosce sua moglie Danuta fino al presente che di li a poco lo vedrà imprigionato scatenando l’opinione pubblica occidentale in sua difesa, tanto da esser insignito del premio Nobel per la pace nel 1983.

Un film epico, una sorta di “ Noi credevamo” polacco che traccia l’evoluzione della Storia dell’Est europeo che arriverà alla caduta del Muro di Berlino raccontata attraverso l’ostinata bonarietà di un uomo semplice.

La Fallaci lo incalza, non crede troppo all’inizio dell’incontro in questo uomo troppo semplice e troppo poco progressista per i canoni del rivoluzionario d’occidente o Sud Americano, ma poi tutto si scioglierà in uno scontro che diventa incontro appassionato.

Da Danzica dunque dove tutto iniziò dai moti del 1970 repressi con la violenza passando per le lotte sindacali fino alla visita di Papa Wojtyla nel 1979, tutto narrato in flashback che mescolano l’amore per la famiglia e per gli otto figli e l’operaio elettricista delle acciaierie che quasi senza accorgersene diventò uomo della provvidenza.

Quanto costerà avere quel ruolo? Wajda costruisce questo Biopic alternando con sapienza  pubblico e privato con passione sincera e con una freschezza che incanta ancora.

Ottimi gli attori con Maria Rosaria Omaggio che affronta con passione il difficile compito di impersonare una donna così complessa come Oriana mentre la parte dell’eroe è affidata al bravissimo Robert  Wieckiewicz che insieme a Agnieszka  Grochowska nella parte di Danuta ricostituiscono la coppia vincente del bellissimo e sorprendente “ In darkness” uscito solo un anno fa.

Il rapporto tra Oriana e Lech sposterà l’emozione della storia verso una lettura più intima, perché la Storia ( e la Fallaci lo sapeva benissimo ) prende forza e scorre potente solo quando incontra “ Un Uomo” .

La leggenda narra che il cattolico Walesa, sul filo del pericolo in una lotta impari con la Madre Russia dirà alla sua intervistatrice salutandola: “Se muoio, le terrò un posto in Paradiso”.

Ma Oriana lo ha preceduto, anche se ha fatto in tempo a vedere Lech Walesa diventare Presidente del suo paese per poi assistere al repentino voltafaccia dei suoi compatrioti. Quell’uomo moderato, appassionato e saggio diventò in breve tempo troppo vecchio per la rincorsa all’economia globale consegnandolo alla Storia come icona eroica di un mondo che sembra oggi lontano secoli.

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